messa in piega (con galleria)

Ed ecco la messa in piega delle fasce:

nella prima foto della galleria si vede la “copertina” termica acquistata in USA. Ha una larghezza di circa 15 cm, quindi sufficiente per qualunque chitarra.

Come vedete si tratta di una striscia di materiale gommoso termoresistente con una spina elettrica per dare corrente alle resistenze. Le due strisce di alluminio che la coprono sulle due facce le ho comprate in un bricocenter e stanno tra il legno e la copertina, da un lato tra copertina e base, dall’altro tra la copertina e la fascia della chitarra che si sta piegando.
Nelle immagini non si vede che durante tutta l’operazione di riscaldamento e temperatura si bagna in continuazione la fascia della chitarra con uno spruzzino. Non appena il legno sembra asciugarsi bisogna intervenire bagnandolo in modo che tutta l’operazione si svolga in ambiente molto umido. Praticamente il legno viene guidato nella piegatura, con l’ausilio delle forme e dei tiranti, solo se è molto caldo e bagnato.
In sostanza la faccenda si svolge così:
1-si monta la forma nell’incastellatura (in teoria avete molte forme, una per ciascun modello di chitarra) e si appoggia sopra la forma una striscia di alluminio, poi la copertina termica, poi l’altra striscia di alluminio, poi, al di sopra di tutti gli strati, la fascia da piegare, avendo cura di centrare il waist (che vi siete segnati con la matita bianca) col centro del relativo incavo nella forma, e si avvita la pressa fino a tenere la fascia in posizione mentre si inizia a riscaldare. All’uopo è indispensabile avere un tester che rileva le temperature (12 euri nel brico center) e un termostato (autocostruito nel mio caso) che consenta di abbassare o sollevare la temperatura somministrata alla fascia.
Frattanto si bagna continuamente la fascia con lo spruzzino.
DIMENTICAVO: la fascia da piegare è rimasta tutta la notte immersa nella vasca da bagno per imbibirsi al massimo e arrivare già bagnata e ammorbidita.
Man mano che il caldo e l’acqua lo consentono, si inizia ad abbassare la pressa fino ad arrivare in fondo, e si continua a riscaldare e bagnare. Dopo un quarto d’ora si può iniziare ad abbassare le ‘ali’, a partire dal waist e allontanandosi sempre più verso le estremità. E’ meglio procedere con una per volta, ad esempio prima il lower bout. Durante la continua somministrazione di calore e acqua si accompagna la fascia e la si imprigiona con i tiranti della morsa, finchè alla fine questi tengono la fascia compressa contro la forma. Quando la fascia è tutta aderente alla forma, si continua per una buona mezzora a somministrare calore e abbondante acqua. Io lascio evaporare quasi tutto prima di spruzzare nuovamente e abbondantemente l’intera fascia, e questo ciclo per tre/quattro volte, dopodichè stacco la spina. La temperatura inizia a diminuire, ma bisogna continuare a spruzzare almeno finchè si scende almeno a 30 gradi °C, per evitare bruciature del legno.

 

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